La Razza Spagnola - L’accoppiamento ideale……..
Testo : Pasquale IOVINO (Italia Ornitologica Mar. 2007)
La suddivisione delle categorie intenso e brinato alle mostre ha permesso la rivalutazione di quest’ ultimi molto spesso sottovalutati nelle nostre esposizioni per ovvie ragioni più volte ribadite.
Le discussioni più frequenti che si sentivano durante le tante manifestazioni ornitologiche erano molte a volte retoriche tra cui “..ha vinto per l’ennesima volta un intenso, ma è normale non c’è storia!!! etc.etc.” oggi fortunatamente questo problema è stato superato in quanto in fase di giudizio la valutazione viene fatta su soggetti aventi caratteristiche di piumaggio simili.
Ai fini riproduttivi l’introduzione dei brinati e di indiscusso vantaggio, in alcuni soggetti intensi vanno a migliorarne sicuramente il piumaggio, come sicuramente deleterio è l’accoppiamento brinato per brinato.
A rigor di logica la migliore unione dovrebbe essere intenso per brinato, ma secondo il mio modesto parere questo non è sempre vero per arrivare a primeggiare alle mostre.
Secondo una linea di pensiero del tutto personale il migliore accoppiamento è intenso per semi-intenso qualche volta intenso per intenso soprattutto in quei soggetti in possesso di un buon piumaggio, molto compatto senza la tipica “incravattatura” sul petto e parti prive di piume, soprattutto nella zona retro-oculare.
Prima di iniziare l’analisi di quei teorici accoppiamenti mi sento di fare una premessa e dico che da una coppia lontana dallo standard, difficilmente si otterranno buoni risultati, in quanto mancano quei requisiti minimi ed essenziali per avviare quel processo di selezione necessario per la crescita del proprio allevamento.
Per iniziare ad allevare questa splendida razza, come del resto per ogni razza, bisogna partire con poche coppie magari provenienti da qualche allevatore di provata serietà e che disponga di un ceppo ben stabilizzato, e iniziare con l’accoppiamento più classico ossia intenso per brinato, da questo accoppiamento sicuramente si otterranno dei buoni soggetti ottimi per piumaggio, magari un poco grossi di taglia, ma su questi bisogna lavorare valutando le caratteristiche di ogni uno.
Scarteremo tutti quei soggetti che superano i 12,5 cm, e tutti quei soggetti che mostreranno zampe molto lunghe o piumaggi scomposti sia negli intensi che nei brinati.
Dopo questa prima cernita avremo a disposizione un gruppo, molte volte limitato nel numero, di soggetti su cui poter incominciare il nostro cammino verso lo standard.
Un’attenzione particolare di auto-valutazione e di auto-critica va sempre fatta cioè, non bisogna mai sopravvalutare i propri soggetti e non bisogna impietosirsi davanti a dei canarini che non rispecchiano in linea di massima i criteri che lo standard impone, in quanto se saremo troppo clementi non arriveremo mai a fare quella scrematura necessaria per arrivare al traguardo prefissatoci.
Suddivideremo da una parte gli intensi e dall’altra metteremo i brinati e semi-intensi avendo cura di formare, quando sarà il periodo, delle coppie così assortite: prenderemo quei soggetti intensi piccoli di taglia magari con un piumaggio ancora da sistemare e li accoppieremo a dei soggetti brinati ottimi di piumaggio e di taglia non eccessiva, i soggetti intensi ottimi per piumaggio e con zampe perfette li accoppieremo a dei soggetti semi-intensi con le stesse caratteristiche.
Dopo questo seconda fase di accoppiamento dovremmo cominciare a ottenere qualche soggetto interessante per piumaggio e per taglia.
Al terzo anno se abbiamo lavorato bene gli anni precedenti possiamo tentare ad unire intenso per intenso chiaramente con quei soggetti che ne permettano tale unione ossia con quei pregi già menzionati precedentemente per cercare di ridurre ulteriormente la taglia.
In tutto quanto precedentemente detto e senza voler essere contraddittorio non bisogna però mai trascurare l’accoppiamento classico intenso per brinato in quanto risulta in ogni caso l’accoppiamento che garantisce in assoluto il miglior risultato in fatto di piumaggio e pertanto comunque necessario per avere in allevamento dei canarini dal piumaggio eccellente.
Ci sono altri fattori che possono influenzare positivamente, se fatto con la dovuta conoscenza, la selezione del canarino razza spagnola, quest’ultimo aspetto e riferito alle varie mutazioni di colore, ma questo è un aspetto che merita un discorso a parte.
Quanto detto vuole dare un ulteriore contributo per la divulgazione di questa ormai nota e affermata razza di canarino e un aiuto per chiunque si volesse avvicinare a questo minuscolo esserino dall’aspetto tanto delicato ma che delicato non è
Pasquale IOVINO